QN - Lavoro: laureati nell'imbuto Covid, ma studiare conta

  • 28/06/2021
  • 14:00
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L'ultimo rapporto AlmaLaurea parla chiaro: il pezzo di carta conta ancora, ma il Covid ha lasciato il segno sul lavoro. II 24,6% sul totale degli occupati è costretto a rivedere al ribasso le proprie aspettative e ad adattarsi a svolgere un mestiere per cui è richiesto un titolo di studio inferiore a quello di cui è in possesso. Emerge dall'University report dell'Osservatorio JobPricing, quest'anno in collaborazione con Spring professional.

L'ultimo rapporto AlmaLaurea parla chiaro: il pezzo di carta conta ancora, ma il Covid ha lasciato il segno sul lavoro.

II 24,6% sul totale degli occupati è costretto a rivedere al ribasso le proprie aspettative e ad adattarsi a svolgere un mestiere per cui è richiesto un titolo di studio inferiore a quello di cui è in possesso. Emerge dall'University report dell'Osservatorio JobPricing, quest'anno in collaborazione con Spring professional.

Tra i laureati del 2021 forse qualcuno è riuscito a discutere la tesi in presenza e i più fortunati hanno anche festeggiato con qualche amico. Ora, però, per entrare nel mercato del lavoro dovranno competere non solo con quelli che la laurea l'hanno ottenuta nel 2020 e sono stati frenati dalla seconda ondata del Covid-19, ma anche con tutti coloro che hanno perso e perderanno il lavoro con la fine del blocco dei licenziamenti. Una sorta di imbuto che renderà la vita difficile a molti di quelli che sono appena usciti o usciranno a breve dalle università.

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