Lauree con stipendi più alti: la lista dei lavori meglio pagati

Laurea e stipendi sono elementi correlati. L’età, ma anche il titolo di studio, influiscono maggiormente sulla dinamica delle retribuzioni in Italia secondo le Salary Guide elaborate da Job Pricing per LHH Recruitment Solutions.
22/09/2022

In Italia laurea e stipendi, secondo le Salary Guide elaborate da Job Pricing per LHH Recruitment Solutions, sono elementi legati uno all’altro. Se infatti la retribuzione media di un laureato italiano è di 39.697€, per chi non ha conseguito un diploma universitario si scende a 27.723€, sotto alla media nazionale che è di 29.214€. Una media che ci pone al nono posto nella classifica stilata dall’Ocse sui paesi dell’area Euro, lontanissimi dal vertice irraggiungibile del Lussemburgo, dove un abitante guadagna in media 63.615€ l’anno.

 

Ma abbastanza distanziati dalla Francia, la nazione che ci precede in classifica, dove comunque la media della retribuzione è di 37.622€.

 

Se si analizza invece la distribuzione percentuale rispetto alle diverse fasce retributive la stragrande maggioranza dei dipendenti italiani di aziende private (il 67%) ha un salario lordo medio di 31mila euro. Solo il 6,4% supera i 40mila, e lo 0,9% entra nel gruppo al top, con più di 100mila euro l’anno.

 

Età, avanzamenti di carriera e stipendi

 

La differenza di stipendio fra chi è agli esordi nel mondo del lavoro e chi invece è all’apice della carriera può arrivare al 45%. Ma in questo caso l’evoluzione non dipende tanto dal titolo di studio, quanto dall’inquadramento contrattuale: operai e impiegati hanno più probabilità di vedere crescere la propria busta paga nei primi anni di carriera. I 40 anni per gli operai e i 50 per gli impiegati sono in genere l’età in cui la retribuzione tende a fermarsi, o a rallentare decisamente la sua crescita.

 

Per i dirigenti il “salto” più consistente avviene attorno ai 45 anni, mentre per un quadro il periodo più interessante per la crescita retributiva è intorno ai 35 anni. Mediamente in Italia si guadagnano 22.649€ fino ai 24 anni, per salire a 25.893€ nella fascia fra 25 e 34 anni, a 29.223€ fra i 35 e i 44 anni, a 31.436€ fra i 45 e i 54 anni, per arrivare poi a 32.851€ per i dipendenti over 55. Complice ovviamente la tendenza a valorizzare anche economicamente l’esperienza e quindi la scarsa propensione ad affidare ai giovani le posizioni di vertice.

 

Più studi e più guadagni

 

La correlazione è stata evidenziata in molti studi, e il report di Job Pricing lo dimostra: mediamente un laureato guadagna il 42,3% in più rispetto a un non laureato.

 

E la retribuzione sale proporzionalmente agli anni di studio: se per chi si ferma alla laurea triennale la retribuzione media non arriva ai 30mila euro, una specialistica o un master fa fare un salto a 39mila.

 

Le differenze non sono così rilevanti all’interno dello stesso gruppo contrattuale: un dirigente con la maturità guadagna in media 97.800€, mentre aver conseguito un master “vale” 106mila euro.

 

Il divario vero sta però nella percentuale di non laureati che arrivano alle posizioni di vertice: un laureato su quattro è almeno un quadro, mentre solo il 3% dei non laureati arriva ad essere un dirigente. In prospettiva questo dato è destinato a crescere ulteriormente, perché se solo il 47,5% dei dirigenti o dei quadri sopra i 45 anni è laureato, la percentuale cresce notevolmente nella fascia di età fino ai 44 anni. Una generazione nella quale i laureati salgono al 71,5% del totale.

 

A conferma del fatto che l’investimento in formazione è nella maggior parte dei casi la garanzia di migliori guadagni.

 

Quali sono le lauree che offrono maggiori possibilità di guadagno?

 

Avere un’idea di quali siano i titoli accademici più quotati, e di conseguenza i migliori rapporti tra laurea e stipendi, può essere sicuramente di aiuto nella scelta del percorso di studi ideale per progettare la propria carriera.

 

I settori più trascinanti dell’economia di oggi sono la tecnologia, soprattutto l’informatica, l’economia, il design e il marketing, anche se esistono poi numerose variabili relative alla zona, al periodo e alle tendenze del mercato.

 

Attualmente, con una laurea in informatica, lo stipendio può essere fin da subito uno dei più alti, con rischio scarso o quasi nullo di rimanere senza lavoro, soprattutto per chi si orienta verso le tecnologie più innovative, come l’Intelligenza Artificiale, oppure la Cybersecurity.

 

A tutt’oggi, anche con una laurea in ingegneria, lo stipendio è ottimo, non solo l’ingegneria industriale o aerospaziale, le specializzazioni più quotate, ma anche l’ingegneria civile, che garantisce una retribuzione eccellente. Per chi è invece appassionato di ingegneria genetica, anche al termine di un corso di laurea triennale in biotecnologia, lo stipendio arriva già ad ottimi livelli, con buone possibilità di carriera.

 

Ottime prospettive di carriera si riferiscono da sempre per chi sceglie il settore delle scienze economiche: con la laurea in economia lo stipendio è ancora oggi uno dei migliori e anche per la laurea triennale in amministrazione aziendale, stipendio e carriera garantiscono ottime opportunità.

 

I designer, e in particolare i designer industriali, sono figure molto ricercate dalle aziende: ottenendo una laurea in Product Design lo stipendio e le opportunità sono ottime, trattandosi oltretutto di un ruolo piuttosto richiesto.

 

Al contrario, un po’ meno redditizie sono le lauree in CTF e in chimica, il cui stipendio non è tra i più alti, mentre sono sempre ricercate alcune specializzazioni della medicina, in particolare chirurgia, veterinaria e odontoiatria. Per i laureati in farmacia lo stipendio di partenza non è il massimo, ma esiste anche la possibilità di gestire un intero negozio, incrementando il proprio guadagno.

 

Marketing e comunicazione, soprattutto con l’introduzione degli strumenti di marketing digitale, sono competenze fondamentali e facilmente spendibili: chi ha una laurea in marketing può ottenere uno stipendio eccellente, soprattutto orientandosi verso le strategie più innovative.

 

I laureati in lingue hanno sempre parecchie possibilità di inserirsi rapidamente nel mondo del lavoro con un ottimo riscontro economico, ma è bene valutare quali possano essere le lingue straniere, oltre all’inglese, al momento più richieste dal mercato.

 

In conclusione, si può dire che lo studio rappresenta sempre un punto di partenza ideale per costruire la propria carriera, ma è importante fare la scelta giusta, per investire al meglio gli anni passati all’università.