RPO, nuova frontiera del recruiting

Non è ancora entrato nel lessico comune, almeno sul mercato italiano, ma c’è da credere che l'RPO sarà uno dei trend emergenti nel settore delle risorse umane dei prossimi anni.
22/09/2022

 

Non è ancora entrato nel lessico comune, almeno sul mercato italiano, ma c’è da credere che l'RPO sarà uno dei trend emergenti nel settore delle risorse umane dei prossimi anni. L’acronimo sta per Recruiting Process Outsourcing , e le più accreditate analisi a livello mondiale lo danno in crescita a doppia cifra da qui al 2025, in modo più massiccio nei paesi asiatici, ma anche negli Stati Uniti e in Europa.

 

Non è difficile capire il perché di questo trend, vista la sempre maggior importanza che il processo di selezione assume per le aziende: assumere il profilo giusto per il posto giusto è determinante per la crescita del business e i margini di errore accettabili sono sempre più limitati. Per questo l'RPO sta prendendo sempre più piede: scegliendo un Recruiting Process Outsourcing un’azienda affida il processo di reclutamento e selezione di nuovi assunti a una società specializzata, che gestisce l’intero processo, dalla definizione dei profili più adeguati alla verifica del loro inserimento in azienda.

 

Una scelta che non riguarda solo i profili più bassi, ma può coinvolgere anche posizioni di middle management o persino di executive, l’ambito in cui operano Spring Professional e Badenoch&Clark, le società di The Adecco Group specializzate nella ricerca di profili più elevati.

 

“Gli RPO di Spring e Badenoch sono gli unici che mettono a disposizione delle aziende veri e propri head hunter”, spiega Federica Rovati di Spring. “Di fatto abbiamo dei consulenti altamente qualificati che per alcuni periodi lavorano esclusivamente per un’azienda, anche direttamente nei suoi uffici. Analizzano con il team HR aziendale l’esigenza, aiutano a costruire i profili più adatti e si occupano interamente della ricerca. Il valore aggiunto dell’RPO è che è un progetto interamente personalizzabile, che viene costruito sulle singole esigenze dell’azienda e che può contribuire anche a migliorare le politiche di selezione interne”. 

 

Anche il profilo del consulente inviato è totalmente personalizzabile: “Possiamo inviare consulenti con seniority diverse a seconda della complessità della ricerca”, spiega ancora Federica Rovati. “E non sarà mai un consulente generalista. I nostri esperti hanno aree di specializzazione precise, per cui se la ricerca riguarda una figura IT o una del settore farmaceutico abbiamo la possibilità di mandare il consulente che conosce quel tipo di mercato, e che ha a disposizione il database di profili più aggiornato”.



Un database
 che può potenzialmente allargarsi a tutto il mondo, considerando che Spring può contare sulla sinergia con tutti gli altri operatori specializzati di The Adecco Group, uno dei principali operatori mondiali nell’ambito delle risorse umane.
Anche se richiede un certo numero di ricerche in atto per poter essere attivato (minimo 10) l’RPO non è una soluzione ad esclusivo appannaggio delle grandi aziende. “Al contrario, stiamo sempre più lavorando anche con medie aziende”, conclude Federica Rovati. “Perché la nostra expertise ci consente di ridurre i tempi per il recruiting, individuare i migliori matching posizione-candidato e anche offrire una serie di servizi collaterali, dall’employer branding all’attività formativa.

 

Un servizio chiavi in mano che negli ultimi tempi sta crescendo molto anche sul mercato italiano”.