Collega incompetente: cosa fare e come avvertire i dirigenti

Capita a tutti, in qualsiasi contesto lavorativo, di avere a che fare con un collega incompetente o comunque con colleghi che non hanno le caratteristiche o le capacità per affrontare il compito che gli è stato affidato.
22/09/2022

Non di rado, e in qualsiasi contesto lavorativo, succede di trovarsi a dover collaborare con colleghi incompetenti, o che comunque non possiedono la preparazione o le doti adatte a svolgere un determinato compito. Talvolta questo avviene perché non c’è stata un’attenta valutazione delle competenze richieste per ricoprire il ruolo, in altri casi perché alle persone non è stata fornita la formazione necessaria.

Qualunque sia la motivazione, gestire i colleghi incompetenti non è facile: l’incompetenza, o la scarsa formazione e preparazione, sono problemi che si ripercuotono a valanga sui colleghi, in termini di cose da correggere e tempo perso, con un aggravio di compiti che non sempre è facile da portare avanti.

Ci sono però alcune strategie che possono essere messe in campo per minimizzare i problemi e anche, perché no, provare a “ridurre” o almeno contenere l’incompetenza, ma con una premessa: lamentarsi pubblicamente dell’incompetenza dei colleghi, o denunciare un collega incompetente, non è mai una mossa intelligente né efficace. Anche nel caso della promozione del collega incompetente, è bene evitare di lamentarsi pubblicamente e di dare spazio a inutili polemiche che porterebbero solo ad ampliare il problema.

 

Collega incompetente? Mantieni la calma

Doveva fare una cosa semplicissima e l’ha sbagliata!”: la situazione sintetizzata in questa frase è quella che tipicamente può provocare reazioni alterate, che in realtà non servono a nulla, perché non risolvono il problema dell’attività da rifare e per di più non fanno altro che peggiorare la relazione con il collega.

Quindi meglio prendersi un po’ di tempo, cercare di guardare le cose con la maggiore obiettività possibile e trovare una soluzione, se possibile condivisa: in queste circostanze la cosa migliore è sempre cercare di focalizzarsi sull’obiettivo da raggiungere e non sul problema che si è verificato.

Che fare allora quando il collega è incompetente? Non bisognerebbe poi dimenticare che l’incompetenza è spesso il risultato di un’informazione non del tutto chiara, o imprecisa: affidando un incarico vale quindi sempre la pena di soffermarsi un momento a comprendere se il collega ha ben capito cosa deve fare.

Ancora meglio mettere per iscritto in una mail il compito affidato, le istruzioni per portarlo a termine e l’obiettivo che ci si aspetta. Infatti avere una traccia precisa e puntuale rende anche più facile contestare in seguito eventuali errori o il fatto di non aver seguito con precisione le istruzioni.

 

Il controllo va fatto step by step

Vero è che, quando si affida un progetto, si vorrebbe poterlo dimenticare e ripescare solo nel momento in cui si deve verificare se è stato concluso, ma se ci sono dubbi sulla capacità del collega di farsene carico, meglio fare delle verifiche periodiche durante il processo. Questo consente di intervenire con piccole modifiche in corso d’opera invece che dover rifare tutto a processo concluso. Il lavoro di un leader è anche quello di saper prevenire e gestire le difficoltà legate a incompetenza e insufficiente preparazione dei colleghi.

Inoltre, nel momento in cui dovessero emergere delle carenze di competenze è sempre molto utile offrire, dove è possibile, delle possibilità di formazione, non dimenticando mai, peraltro, di riconoscere alle persone i loro meriti quando è il caso. È importante anche cercare di capire quali capacità hanno i colleghi e cercare di affidare loro compiti che siano più nelle loro "